1 IL GIOCO E LA FIABA (1970 – 1978)
Serie di narrazioni metaforiche legate in particolar modo al mondo del gioco e della favola.
“Una favola che ha come unico protagonista l'anatra, bonario e leggiadro animale, al quale
l'artista affida un ruolo di “personaggio” che vive e patisce le situazioni della vita, come
nella tradizione delle favole moralistiche di Esopo, Fedro, La Fontaine...” (Elda Fezzi)
2 LA TEATRALITA' DELL'OPERA D'ARTE (1978 – 1981)
Riflessioni sulla “componente teatrale” dell'opera d'arte. “Guardando all'archivio della
storia dell'arte come a una sedimentazione di dati, informazioni, immagini, Borrini preleva
materiale di riflessione e di intervento là dove maggiormente il suo immaginario lo
stimola.” (Viana Conti)
3 L'AMBIGUITA' DELLA NUVOLA (1981 – 1989)
Partendo dai paesaggi nuvolosi di Constable e poi via via spostando sempre più il suo
interesse verso i fenomeni più sfuggevoli del mondo visibile, l'artista si trova ad operare sulla
metafora visiva della nuvola: come forma uguale a se stessa e sempre diversa che nella sua
fugacità impedisce confronti ripetibili. “Certe formazioni di nubi, mutevoli e istantaneamente
apprensive di forme altrui, isolate dal contesto figurativo del quadro, assumono ora la
consistenza di apparizioni mitiche e, al tempo stesso, teatrali, scenografiche e perfino
misteriche” (Giorgio Mascherpa)
5 IL LINGUAGGIO DEI MATERIALI (1989 – 1996)
Dalla impalpabilità della nuvola alla matericità del legno. “Dalle iniziali quinte di nuvole agli
ultimi patckwork di legno colorato e bruciato, la materia raccoglie in sé i valori delle terre e
delle ocre, delle tinte mentali, delle micro variazioni calibrate. Il legno però è anche
contenitore, teca. Borrini costruisce così degli altaroli medioevali, rigorosamente senza icona,
che hanno sostituito alla sacralità delle immagini l'ironia del dubbio” (Elena Pontiggia)
6 ARCHIVIO GRANDI IMPRESE ( dal 1996)
Nella recente ricerca le opere sul fantastico volo di Lindbergh o su altre leggendarie imprese di
personaggi del passato diventano un pretesto per raccontare improbabili reportages. “... Le
scene da dipingere sono state selezionate oltre che per la loro assenza dalla documentazione
ufficiale, anche per il più o meno ampio margine di interpretazione che esse presentavano. In
tal modo la messa in immagine della vicenda ha coinciso con l'immaginazione dell'artista che
l'ha realizzata.” (Roberto Borghi)
7 OPERE VARIE
In questa sezione vengono raggruppati lavori eseguiti in tempi diversi. Le differenze sia
tecniche sia esecutive che queste opere presentano sono dovute al fatto che sono legate alla
partecipazione di mostre a tema o alle precise volontà del committente
4 Di questo periodo fa parte il ciclo NUVOLISMI.
Opere di uguale formato che ripercorrono i principali movimenti artistici (ismi) dell'arte
contemporanea attraverso il medesimo soggetto: la nuvola. “Borrini ha colto, in ogni movimento
storico puntigliosamente registrato – ben ventisei diverse situazioni, dall'impressionismo al
graffitismo alla trasavanguardia - quella che gli è parsa l'dea essenziale: così come l'ha dedotta
dalle teorie programmatiche. Però le ha interpretate secondo il suo cuore, enucleando gli aspetti
che a lui sono parsi fondamentali” (Rossana Bossaglia)
Andare di buon passo, 1978
Il mulino di Flatford, 1980
Cirri, cirro-strati, 1981
Tra le righe, 1990
Nuvola Cubista, 1985
Volo notturno, 1999
CICLI NARRATIVI
Un giro di parole, 2010